Esibizione scritture contabili – L’importanza dell’estratto conto provvigionale

di | 1 Giugno 2016

Estratto_conto

L’articolo 1749 c.c. stabilisce che “ L’agente ha diritto di esigere che gli siano fornite tutte le informazioni necessarie per verificare l’importo delle provvigioni liquidate ed in particolare un estratto dei libri contabili”.

La produzione dei documenti necessari per la verifica del singolo affare è necessaria per verificare l’importo delle provvigioni liquidate e la conseguente correttezza dei versamenti previdenziali.

L’agente, in caso di rifiuto, può agire in giudizio per ottenere l’adempimento di tale richiesta; l’art. 210 c.p.c. dispone che “ su istanza di parte, il giudice può ordinare ad un terzo di esibire in giudizio un documento o altra cosa di cui ritenga necessaria l’acquisizione al processo”.

Di rilevante importanza, quindi, è analizzare approfonditamente l’estratto conto provvigionale, la cui eventuale contestazione dovrà avvenire entro e non oltre 30 gg dalla data di ricezione, in quanto la mancata contestazione equivale ad accettazione, alla stessa stregua dell’estratto conto bancario.

Da un punto di vista strettamente pratico, sovente accade che Casa Mandante non invii gli estratti conto nei termini di legge o l’invio avvenga in maniera assolutamente criptica e quindi di difficile comprensione; in questi casi, consiglio di chiedere maggior chiarezza nell’invio di tale documento (estratto conto provvigionale) in quanto, in caso di mancato pagamento delle provvigioni, sarà elemento necessario per la richiesta ed ottenimento di un decreto ingiuntivo in danno della Casa Mandante al fine di veder riconosciuto il proprio diritto al pagamento.

Nell’ipotesi in cui, inoltre, nel mandato sia previsto un riconoscimento aggiuntivo per l’attività di incasso, la provvigione relativa a tale prestazione accessoria, dovrà essere indicata separatamente.

Sulla scorta delle sopra indicate argomentazioni, il mio invito è quello di conservare tutti gli estratti conto provvigionali per poter, se del caso, avanzare pretese creditorie nei confronti della Casa Mandante, sia in termini di provvigioni che in termini di indennità.

Avv. Maria Rosaria Pace

www.avvocatopace.com

 

3 pensieri su “Esibizione scritture contabili – L’importanza dell’estratto conto provvigionale

  1. ALOSCHI FRANCESCO

    buongiorno dottoressa,
    chiedo scusa se questa mia è indirizzata su un formulario non direttamente specifico,purtroppo,non trovo diversa modalità, nel sito.
    Vorrei sottoporle il mio caso,che cerco descrivere nella maniera più “leggibile”,vista la sua strana fattezze.
    Mi sono fidato di una azienda con la quale ho avuto contratto di agenzia continuativo da circa 30 anni,per il pagamento delle provvigioni avevamo raggiunto un accordo (verbale) sulla corresponsione delle quote maturate su mia richiesta e senza seguire l’iter previsto.ha tutto funzionato fino al 2015,anno in cui mi è stata versata l’ultima quota come da regolare E.C. che è sempre stato inviato nei termini previsti e mai contraddetto.Nel 2015,la ditta mi comunicava che non era più in grado di saldare gli importi dei vari E.C. in maniera completa e proponeva acconti mensili di una cifra fissa fino al raggiungimento di quanto maturato.sempre in funzione del rapporto antico e continuativo,ho accettato la soluzione proposta che,purtroppo non ha avuto la continuità mensile e pur emettendo regolare fattura,spesso le stesse non venivano saldate obbligandomi,non poche volte,ad emettere delle N.C. Nel 2022,dietro mia ulteriore richiesta di “più precisione,si raggiungeva ulteriore accordo di pagamento mensile per una cifra più bassa della precedente(da 2.000 a 1.000 euro(per questa nuova definizione esiste una mail ).ho accettato,ma tant’è che anche questa ipotesi non veniva rispettata costringendomi ad indirizzare una richiesta formale per la soluzione al problema.nel frattempo,a GIUGNO 2024 la ditta cedeva ramo d’azienda e mi comunicava la cessazione del mandato.ad oggi,mi viene proposta una cifra(le provvigioni)fortemente ribassata rispetto al maturato,sostenendo che gli anni antecedenti il 2019 sono esclusi dal conteggio perché prescritti.MA LA CONTINUITÀ LAVORATIVA,da entrambe le parti,non costituisce quello che si dice tacito assenso?cioè, le mie provvigioni non avrebbero mai subito sospensione o prescrizione,visto che il rapporto è sempre stato in essere con l’invio di ordini e l’emissione di fatture a clienti e invio di E.C.provvigionali fino al SECONDO TRIMESTRE 2024.in pratica,esiste la possibilità di poter pretendere quanto dovuto effettivamente?
    chiedo scusa per la prolissità e faccio fede in un suo riscontro per poterci aggiornare

    SALUTI

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    1. Avv. Maria Rosaria Pace Autore articolo

      Buonasera è stato chiarissimo!
      le vorrei indicare che in caso di cessazione di un rapporto che non ha mai subito interruzione sono previste non soltanto le quote provvigionali già maturate ma anche le indennità di fine rapporto che ovviamente maturano durante tutto il corso del rapporto.
      Le lascio i miei riferimenti così da poter essere più chiara nella delucidazione .
      pacemariarosaria1@gmail.com
      0823.1848857
      Saluti
      Avv Maria Rosaria Pace

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      1. ALOSCHI FRANCESCO

        buonasera dottoressa,
        la ringrazio e per dare una continuità al contatto,la chiamerei Lunedì 18,in mattinata.e’ possibile?

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