Il comma 4 dell’articolo 1751 del Cc, secondo cui la concessione all’agente dell’indennità di cessazione dal rapporto non priva comunque l’agente medesimo del «diritto all’eventuale risarcimento dei danni», si riferisce a danni ulteriori da fatto illecito, contrattuale o extracontrattuale, connesso, ad esempio, alla violazione dei doveri informativi, al mancato pagamento di provigioni maturate, a fatti di denigrazione professionale, all’ingiuriosità del recesso del proponente, all’induzione dell’agente prima della risoluzione del rapporto a oneri e spese di esecuzione del contratto poi inopinatamente risolto.
La suddetta disposizione configura, infatti, una ipotesi di risarcimento al di fuori di quello da fatto lecito (cessazione del rapporto), considerato nel comma 2 dello stesso articolo 1751, consentendone la cumulabilità con un diverso e ulteriore danno da illecito (contrattuale o extracontrattuale), sempre che sussistano nella condotta del proponente i requisiti soggettivi e oggettivi di detto illecito.
(Corte di Cassazione Sezione Lavoro Civile, Sentenza del 10 aprile 2008, n. 9426)
A cura dell’Avv. Maria Rosaria Pace
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Buongiorno
ho letto il suo format,che per quanto sia giusto, purtroppo le assicuro che non funziona… così in tribunale per esperienza diretta,( causa Alessandro Morelli>Multinazionale Farmaceutica Recordati) sentenza di primo grado tribunale di Teramo maggio 2009, giudice(inetto) luigi santini,la sentenza ha respinto tutte le indennità previste di legge incluso i risarcimenti danni morali, all’ immagine professionale etc., nonostante il sottoscritto ha raddoppiato sia il fatturato che il portafoglio clienti( farmacie) nella propria zona di competenza regione Abruzzo,non solo ma tutti i testimoni alle tante domande fatte se avevo chiuso sempre i miei budget,se ero sempre stato presente alle convention,se avevo svolto sempre i corsi/seminari vari , se ero stato premiato a Montecarlo miglior Agente Farmaceutico centro Italia,etc…. hanno risposto tutti nella medesima maniera ” non ricordo” quindi facendo spergiuro, a maggio 2002 ricevo la lettera di disdetta del mandato( licenziamento) un mese prima Aprile per Pasqua il direttore Angelo Anglani mi chiama per complimentarsi per aver chiuso tutti gli obbiettivi del primo trimestre essendo stato uno dei 6 Agenti su 40 (Gennaio febbraio marzo) tutto scritto in fattura provvigionale che tutt’ora conservo, detto questo non solo ho dovuto subire un ingiustizia colossale ma soprattutto il danno che questo giudice mi ha comportato sia a livello lavorativo perché nessuna Azienda mi prende più sia morale sociale ed economico,le dico che questo giudice ha commesso danni devastanti sulla mia vita ed anche si è ripercossa sulla vita dei miei cari.
Buongiorno, purtroppo ogni situazione è diversa dall’altra, come può ben immaginare e anche i giudici alle volte interpretano le leggi in maniera differente.
Non posso pronunciarmi oltre perché non conosco la situazione. Posso soltanto dirle che certamente mi dispiace.
Saluti