Uno dei pensieri più ricorrenti, a proposito della gestione di una Partita IVA, anche per gli Agenti di Commercio, è: «Quanto spenderò per le imposte?». La tassazione è, senza dubbio, una fonte di grande preoccupazione, specialmente per chi è ancora ad inizio carriera e, quindi, non dispone di una clientela fissa, né di un reddito sicuro.
Per fortuna, in casi del genere, è possibile fare una stima delle future tasse, a partire da un ipotetico fatturato – ad esempio: 15.000 euro o 20.000 euro lordi – incassato nel corso dell’anno. In tal modo, chiunque sia sul punto di aprire una Partita IVA (o l’ha aperta da poco tempo) può chiarire le proprie idee e realizzare un tariffario adeguato alle esigenze ed al lavoro svolto.
Dunque, vediamo insieme come determinare, dapprima, il reddito imponibile e, in base ad esso, come calcolare l’ammontare delle tasse!
Partita IVA e regime fiscale: cosa devo sapere?
Prima di addentrarci nel calcolo del reddito imponibile e delle tasse, è importante fare una premessa: il metodo utilizzato non è uguale per tutti i contribuenti, bensì dipende dal regime fiscale associato alla Partita IVA.
In particolare: il regime ordinario semplificato vede l’uso del “metodo analitico”, mentre il regime forfettario richiede un calcolo su base fissa.
Cosa significa?
Tradotto in altri termini: nel primo caso occorre sottrarre le singole uscite (al 100% o in percentuale differente a seconda del tipo di spesa) dal fatturato lordo incassato; nel secondo caso, invece, si deduce sia una quota fissa, la cui percentuale è stabilita, di volta in volta, dal Codice ATECO adottato, sia l’importo versato durante lo stesso periodo per i contributi previdenziali.
Come calcolare il reddito nel regime forfettario?
Se finora il metodo forfettario ti è sembrato complesso, non preoccuparti: per semplificare, è sufficiente suddividere l’operazione in due passaggi.
Facciamo, quindi, un piccolo esempio.
Nel corso del 2021, Michele, titolare di un salone di parrucchieri, ha emesso ed incassato fatture per 30.000 euro. Contemporaneamente, ha versato 4.000 euro di contributi previdenziali alla Gestione Artigiani INPS.
Sappiamo, inoltre, che il suo Codice ATECO (“96.02.01 – Servizi dei saloni di barbiere e parrucchieri”) prevede una deduzione pari al 33% per le spese.
Ecco, quindi, i due passaggi da svolgere per conoscere il reddito imponibile:
1) 30.000 € – 33% = 20.100 € (= Reddito lordo)
2) 20.100 € – 4.000 € = 16.100 € (= Reddito imponibile)
Il secondo esempio che vogliamo proporre è quello di Katia, agente di commercio: relativamente al 2021, il suo fatturato lordo incassato è pari a 45.000 euro; i contributi previdenziali versati sono invece pari a 6.400 euro.
Katia utilizza il Codice ATECO “46.19.01 – Agenti e rappresentanti di vari prodotti senza prevalenza di alcuno”, con costi deducibili pari al 38%.
Scopriamo a quanto ammonta il reddito imponibile di Katia:
1) 45.000 € – 38% = 27.900 € (= Reddito lordo)
2) 27.900 € – 6.400 € = 21.500 € (= Reddito imponibile)
Come calcolare le tasse nel regime forfettario?
Il tratto distintivo del regime forfettario consiste nel peculiare sistema di determinazione del reddito imponibile analizzato nel paragrafo precedente.
Vi è comunque un altro aspetto che ha reso questo regime così “popolare” tra i piccoli imprenditori e i professionisti con Partita IVA: l’uso di una tassazione agevolata, che si basa sull’applicazione di una singola imposta sostitutiva – che prende, cioè, il posto di Irpef e addizionali – pari al 15%.
In particolari casi, e solo per un periodo compreso tra il primo e il quinto anno di attività, è possibile usufruire di un’ulteriore riduzione sulle tasse, grazie all’applicazione della cosiddetta “aliquota start-up” pari al 5%.
Calcoliamo l’importo dovuto da Michele e Katia per l’imposta sostitutiva.
Caso 1: Michele
Reddito imponibile: 16.100 €
Imposta sostitutiva: 2.415 € / 805 €
Caso 2: Katia
Reddito imponibile: 21.500 €
Imposta sostitutiva: 3.225 € / 1.075 €
Partita IVA: come gestire impegni e scadenze?
Lavorare in proprio è stimolante, a tratti divertente, ma anche piuttosto impegnativo. Oltre alle incombenze comuni a tutti coloro che operano in un determinato campo – dalla cura dei capelli alle vendite, ecc. – vi sono, infatti, ulteriori adempimenti dovuti al mantenimento della Partita IVA.
Tenere il passo, pertanto, a volte è davvero difficile!
Se l’obiettivo è non impazzire, ed al contempo non saltare pagamenti e provvedere ai vari obblighi entro le date prestabilite, serve un alleato che faciliti l’organizzazione dell’attività. Per la parte legata al fisco, che già da sola occupa parecchie energie, la piattaforma Fiscozen offre un servizio di consulenza ed assistenza “cucito addosso” a chi presenta simili esigenze.
L’abbonamento annuale costa meno di 300 euro e, a chi deve ancora aprire la Partita IVA, Fiscozen offre un consulto telefonico gratis e senza impegno.Approfitta di questa opportunità per attivare e/o gestire la Partita IVA senza stress, a prezzi imbattibili e con il supporto dei migliori professionisti!
A cura dello Staff di TrovoAgente.it, in collaborazione con: