Provvigioni dovute se la Mandante opera nel territorio dell’Agente

Articolo a cura dell’Avv. Maria Rosaria Pace

Sent. Cassazione civ sez. Lavoro n^  4504 del 20 maggio 1997

In tema di provvigioni indirette occorre segnalare un’importante sentenza della Cassazione  che, seppur non recente, e’ comunque di attualità nell’ambito dell’applicazione nell’ambito del rapporto di agenzia.

Secondo la  Corte :

È nulla ai sensi dell’art. 1356 c.c.,risolvendosi in una condizione meramente potestativa, tale da far venir meno l’efficacia vincolante dell’intero contratto, la clausola del contratto di agenzia con la quale il proponente si riservi in ogni momento la possibilità, previa comunicazione, di trattare direttamente alcuni clienti (non previamente individuati), così escludendo ogni diritto dall’agente in quanto l’applicazione di detta clausola svuoterebbe di significato il contratto, consentendo al preponente la possibilità di sottrarre all’agente un numero indefinito di clienti — anche tutti — senza riconoscergli diritto a provvigioni o tenere in alcun conto le spese sostenute e le attività svolte per organizzare una sempre più estesa rete di clienti.

Con tale sentenza la Cassazione ha voluto sottolineare l’importanza dell’esclusiva in capo all’agente il quale ,molto spesso ,si è trovato a dover affrontare situazioni di sottrazione clientela  da parte della Casa Mandante senza nulla poter obiettare.

Ma in realtà cosa  accade nello specifico ?

La Preponente ,nel tentativo -maldestro -di non pagare  all’Agente le provvigioni in determinati casi e o/situazioni di affari particolari   inserisce nel mandato la clausola secondo la quale in qualsivoglia momento e unicamente  con una comunicazione  ,può trattare direttamente affari con clienti nella zona di competenza dell’Agente arrogandosi –ergo -un potere  che diversamente non gli competerebbe.

Orbene la Cassazione  ,profondamente stanca di tale atteggiamento di prepotenza contrattualistica ,e’  intervenuta colmando ,in tal modo ,un vuoto normativo  e ponendo un freno a tali abusi delle Preponenti.

E l’unico modo per evitarli e’ rendere NULLA la clausola con la quale tale potere viene  attribuito arbitrariamente per il tramite di un articolo inserito contrattualmente.

In tal modo si eviterà che gli agenti possano vedere depauperare il contenuto economico del rapporto di agenzia a causa dell’inserimento di tale formula contrattuale.

Avv. Maria Rosaria Pace

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