Teamwork: esercizi pratici per un gruppo di lavoro eccellente

di | 14 Giugno 2017

La nascita delle idee originali è dovuta alla creatività, ma a contribuire è anche il confronto all’interno del gruppo di lavoro.

In tanti contesti professionali ci si trova a dover creare una squadra di persone con competenze specifiche diverse, con l’obiettivo di far crescere l’impresa e soprattutto di avere a disposizione tutte le risorse umane necessarie a realizzare le finalità aziendali. Il teamwork è esso stesso una risorsa, ma perché lo sia bisogna avere la certezza che i singoli componenti diano il meglio di sé e soprattutto che si completino tra loro, supportandosi e operando uniti. Infatti i rischi che si possono correre quando si lavora con un gruppo di persone sono molti, a partire dal desiderio di qualcuno di primeggiare, passando dalle antipatie e dalla diffidenza. L’unico modo per formare una squadra efficiente è intervenire fin dall’inizio sulla sua costruzione, svolgendo esercizi pratici di team building.

Tali attività non servono solamente per fare in modo che il gruppo si conosca e inizi a lavorare insieme, ma anche a migliorare le condizioni in itinere. Se i componenti non finalizzano le attività, non raggiungono risultati soddisfacenti, è il caso di rivedere le impostazioni e gli esercizi aiutano a testare competenze e ambizioni per riprogrammare ruoli e compiti, mantenendo il teamwork. L’imprenditore deve domandarsi come sta la squadra dei collaboratori, se ha dedicato loro tempo e svolto attività pratiche con l’unico scopo di farli operare insieme, uniti. Si devono costruire rapporti e appianare attriti e discussioni.

Inutile fare grandi teoremi sulla valorizzazione delle persone, se non si favorisce questo percorso. I buoni intenti non devono rimanere sulla carta, ma si deve affrontare con concretezza la strada verso la costruzione e il mantenimento del gruppo di lavoro. Eseguire esercizi pratici porta a creare e ricreare il team, a ravvivarlo quando la routine spegne la passione ed esaurisce l’energia. Possono intervenire errori nella gestione capaci di portare un malumore tale da impedire il raggiungimento di risultati proficui. Tra le diverse attività da utilizzare c’è un gioco interessante, che aiuta a unire le competenze attraverso il divertimento dei partecipanti. Si basa sui sette indispensabili elementi per la realizzazione di esercizi mirati al teamwork: arte, divertimento, benessere, affetto, spazio fisico, partecipazione e struttura. Per la corretta applicazione dell’esercizio ludico bisogna organizzare un momento di festa, così da alleggerire l’attività e attirare maggiormente l’attenzione dei collaboratori che devono essere coinvolti, così che possano apprendere divertendosi. Sarà un modo per visionare il loro comportamento, per osservare le reazioni. Infatti realizzando un incontro ludico, i componenti del gruppo di lavoro saranno più rilassati e si sentiranno più liberi, evitando di impostare il loro approccio, rendendo difficoltoso il compito di individuare i punti di forza e le lacune per riorganizzare la squadra. Devono esserci tutti e si deve creare il giusto ambiente, privo di qualsiasi distrazione che possa distogliere le persone dal gioco e dai compiti assegnati. La tranquillità serve anche a chi deve coordinare l’attività, il gioco deve essere realizzato con la massima cura.

Il primo passo da compiere concerne la suddivisione dei collaboratori in diversi team composti da almeno 4 o 5 persone ciascuno. Non devono essere i componenti del gruppo a scegliere, ma chi conduce il gioco deve formare le piccole squadre. Vanno messi a lavorare insieme coloro che hanno attriti tra loro, vanno divisi i dirigenti da coloro che ricoprono altri incarichi di responsabilità. Ogni piccolo gruppo deve scegliere un nome, un motto e un leader. Il conduttore dell’attività può girare tra i gruppi durante lo svolgimento dei compiti oppure entrare a far parte di una squadra tirando a sorte. Nel caso si decida di partecipare insieme ai collaboratori, allora potrebbe essere opportuno far parte dei vari team a turno, così da non privilegiare nessuno con la propria presenza. L’imprenditore, responsabile del gioco, deve necessariamente prendere parte attiva, proprio per rinforzare il rapporto con i dipendenti. Il teamwork deve funzionare per tutte le figure dell’impresa. Una volta conclusa la preparazione si inizia con l’assegnazione delle azioni da compiere. Tra le attività più utili ci sono (p.es.):

  • la sfilata di moda
  • l’esposizione d’arte
  • Human Makers
  • Real Makers

Ognuna di queste azioni deve svolgersi con il materiale messo a disposizione, ma per la buona riuscita i partecipanti devono mettere in campo la propria creatività e le loro capacità.

  • La sfilata va organizzata secondo un tema deciso dal conduttore del gioco, che deve mettere a disposizione delle squadre delle stoffe colorate. I partecipanti sono protagonisti e chi raccoglie più applausi vince il gioco.
  • L’ambito artistico prevede la realizzazione di disegni, dal ritratto di un collega alla rappresentazione di un paesaggio. Una volta esposte le opere si decide chi abbia vinto.
  • Human Makers richiede che i partecipanti diventino ingranaggi di una macchina a loro scelta, mostrando il funzionamento. Gli stessi partecipanti decreteranno la rappresentazione vincitrice.
  • Il Real Makers è un esercizio più concreto. Con gli scarti della produzione aziendale le squadre devono creare nuovi oggetti, con l’obiettivo di dare una vita e una finalità a ciò che non è stato utilizzato. Normalmente si realizzano oggetti decorativi. Alla conclusione del gioco non sarà importante annotare chi abbia vinto le diverse prove, bensì si dovrà prendere nota dei diversi comportamenti, così da riorganizzare il lavoro e favorire un teamwork efficace ed efficiente.

Il successo si ottiene grazie alla particolare alchimia che si crea all’interno della squadra, grazie a ruoli e compiti specifici distribuiti con l’intento di valorizzare le persone. Per mettere in pratica gli esercizi, come quello descritto e altri dello stesso genere, si deve mettere in condizione ogni dipendente di uscire dalla propria area di conforto, fare in modo che si mettano in gioco, che sperimentino le proprie abilità. Loro devono trarre ispirazione, uscire dalla routine e mentre giocano è importante che si divertano, sorridendo o imparando a farlo. L’imprenditore osserva il modo di agire dei collaboratori, mentre loro, se il gioco viene svolto correttamente, potranno notare come possono lavorare bene insieme.

Questa è l’essenza del teamwork e sono proprio gli esercizi pratici a costituire importanti stimoli.

Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo. H. Ford

Si possono organizzare anche attività all’aperto, come una caccia al tesoro per squadre nelle città, l’arrampicata o la navigazione con barche di cartone. Gli esercizi pratici di team building sono molti e tutti aiutano a costruire e rafforzare il gruppo di lavoro.

Ci sono diversi casi famosi come Whirlpool, che ha permesso al gruppo dirigenziale di conoscersi meglio e di creare dinamiche positive, prima difficili da attuare, migliorando la comunicazione e le prestazioni.

La divisione finanze di Danone è un altro ottimo esempio: i dipendenti del settore necessitavano di una maggiore collaborazione tra loro, per superare alcune barriere che si erano create nella comunicazione e nello scambio. Giocando insieme si sono conosciuti meglio, si è instaurato un rapporto di fiducia tra i collaboratori dell’impresa e ora il gruppo è unito, i componenti della squadra si mettono in gioco.

Il teamwork è importante anche nel mondo dell’informazione. Lo ha capito Il Sole 24 Ore, che al proprio Master in Comunicazione e Media digitali ha usato il gioco di team building per far costruire ai partecipanti dei telegiornali. Creare lo spirito di gruppo è servito a persone che lavorano in contesti diversi a cambiare il loro approccio, a prepararsi per collaborare con i nuovi colleghi.

L’arte, invece, è stata il vero collante tra i dipendenti di Napapirj, perché dare sfogo alla creatività, unendo le diverse abilità per vincere la competizione, li ha portati a cambiare. La maggiore conoscenza di se stessi e dei colleghi ha consentito loro di organizzare il team al meglio. Sono stati riprogrammati ruoli e compiti, ottenendo un notevole miglioramento.

 

fonte : http://www.salesblog.it/teamwork-esercizi-pratici-un-gruppo-lavoro-eccellente/

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