Il nuovo limite per i pagamenti in contanti nulla ha a che fare con i tanti interventi del governo in questi tempi di emergenza da Coronavirus. Lo strumento era già stato stabilito dal decreto n. 124/2019, collegato alla Legge di Bilancio, con il fine di riuscire a combattere l’evasione fiscale in maniera più efficace. Indubbiamente, però, il lockdown e la conseguente chiusura forzata di molti negozi e attività, ha dato un bel contributo alla tracciabilità dei pagamenti tracciabili grazie alle vendite online.
Precisamente, il tetto comporta che fino a 1.999 euro è possibile dare soldi in contanti ad un’altra persona o a un’azienda. Dai 2.000 euro in su, invece, per trasferire denaro da un soggetto a un altro è necessario uno strumento tracciabile, come il bonifico bancario, la carta di credito, ecc. Il limite riguarda sia chi riceve il denaro, sia chi effettua il pagamento. E tocca anche le donazioni e i prestiti, anche se fatti tra famigliari. Niente paura invece per i versamenti e i prelievi fatti sul proprio conto corrente, perché non essendo trasferimento di denaro tra soggetti diversi non ha limiti e non incappa nelle sanzioni, e per i pagamenti rateizzati in contanti come, ad esempio, le cure dentistiche.
La stessa cosa vale per gli imprenditori che prelevino utile sopra la soglia dalla propria ditta individuale o conferiscano denaro per finanziare la propria attività.
Fino a 250.000 la sanzione va da un minimo di 2.000 a un massimo di 50.000 euro per le parti contraenti; oltre i 250.000 euro, la sanzione va da 15.000 a 250.000 euro. Per ii professionisti obbligati alla segnalazione in entrambi i casi la sanzione va da 3.000 a 15.00 euro.
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