Agenti di Commercio: Ristori alle partite Iva
Aggiornamento 05/03/2021
I provvedimenti allo studio del Governo con risarcimenti per fasce di fatturato, prolungamento della cassa Covid, blocco dei licenziamenti e congedi alle famiglie con i figli in dad
Ristori per le Partite Iva con perdite oltre il 33%. Aiuti alle famiglie con i figli piccoli a casa per le scuole chiuse e in Dad (didattica a distanza). Ci sono questi e altri punti allo studio del Governo per il nuovo Decreto Sostegno ed altri provvedimenti economici che dovrebbe vedere la luce nei prossimi giorni. E potrebbe anche non trattarsi di un unico provvedimento ma di diversi decreti.
Tutti i provvedimenti
Il primo e atteso pacchetto di aiuti del governo Draghi, per imprese, partite Iva e famiglie, a valere sui 32 miliardi di extra deficit autorizzato con l'ultimo scostamento di bilancio, dovrebbe vedere la luce entro la prossima settimana.
Il cosiddetto
decreto Sostegno inizia a prendere forma e dovrebbe garantire un finanziamento di
2 miliardi per il piano vaccinale, la proroga del
blocco dei licenziamenti fino a giugno, l'
estensione della cassa integrazione Covid per l'intero anno,
ristori per 2,7 milioni di attività colpite dalla crisi, congedi parentali per i genitori degli alunni in Dad e la
sospensione delle nuove cartelle fiscali fino al 30 aprile.
Un cervellone elettronico ad hoc
Un nuovo piano di aiuti alle imprese, magari con una piattaforma ad hoc. E un intervento sul fisco, per definire le nuove scadenze per le rate della rottamazione e indicare i tempi per la ripresa della riscossione: entra nel vivo, con una serie di riunioni tecniche e politiche, la preparazione del primo decreto economico del governo Draghi, che potrebbe anche essere spacchettato in due provvedimenti distinti, un decreto Sostegno vero e proprio, e un decreto Cartelle.
Perdite oltre il 33%
Ora si starebbe ragionando sull'opportunità di creare una piattaforma ad hoc attraverso cui gestire le autocertificazioni delle attività economiche.
I nuovi sostegni dovrebbero essere orientati a
imprese e partite Iva con perdite oltre il 33% calcolate nel
confrontotra l'intero
2020 e il 2019 e parametrati sui costi fissi effettivamente sostenuti.
È sempre Ruffini a gestire anche la macchina della Riscossione, in stand by dall'inizio dell'emergenza: il Mef ha già fatto sapere via comunicato che ci saranno
nuove scadenze per pagare le rate della rottamazione e del saldo e stralcio mentre nulla è stato specificato rispetto alla ripresa dell'invio di avvisi e nuove cartelle.
Sul tavolo resta anche l'idea, spinta dal viceministro all'Economia Laura Castelli, di aiutare famiglie e imprese con una
rottamazione quater e con una
nuova edizione del 'saldo e stralciò, magari accompagnata da una nuova operazione di pulizia del 'magazzinò della ex Equitalia dai ruoli non più esigibili (si è parlato dell'ipotesi di
cancellare le cartelle fino al 2015 sotto i 5mila euro).
Non tutti i partiti, però, vedrebbero di buon occhio l'ennesima "pace fiscale".
Il meccanismo dei Ristori
Cambierà invece il meccanismo dei ristori che, nelle intenzioni del governo, dovrebbero essere destinati a 2,7 milioni di attività, tra imprese e professionisti, con un fatturato fino a 5 milioni di euro.
Non saranno più erogati in base ai codici Ateco che definiscono le attività ma al calo del fatturato che sara' calcolato sull'annualita'.
Quindi gli indennizzi saranno destinati alle attività che dimostrino di aver registrato una perdita del 33% nel 2020 rispetto al 2019, calcolata sul confronto tra la media mensile del fatturato del 2019 e la media mensile di quello 2020.
Lo schema ipotizzato prevede delle fasce in base alle quali
la percentuale di indennizzo diminuira' al crescere del fatturato: alle imprese e i professionisti con un
fatturato di 100 mila euro annuo andrà il 30% di quanto perso;
alle attività con un
fatturato da 101 mila a 400 mila euro annui andrà il 25% della perdita registrata.
L'indennizzo scenderà al 20% della perdita per chi ha un
fatturato da 401 mila a 1 milione euro l'anno e al 15% per imprese e professionisti con un fatturato da 1 a 5 milioni di euro l'anno.
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Fonte: Il Giorno
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