Il Governo ha fatto scattare il semaforo verde per il Dpb, il Documento programmatico di bilancio (Dpb) che disegna la cornice della manovra, che sarà approvata dall’esecutivo nei prossimi giorni e dovrebbe essere di almeno 23 miliardi. Il documento, che dovrebbe essere inviato alla Commissione europea entro il 15 ottobre di ciascun anno è stato inviato a Bruxelles nella notte tra martedì e mercoledì dopo l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio dei ministri.
Nel Dpb i Paesi dell'area dell'euro illustrano all'Europa in forma sintetica (con tabelle) e standardizzata il proprio progetto di bilancio per l'anno successivo. Il documento prende come riferimento il quadro programmatico definito nella Nadef (la Nota di aggiornamento al Documento di economia finanza 2021) e quantifica le misure inserite nella manovra di bilancio. Ecco alcuni numeri che caratterizzeranno la manovra 2022.
Nove miliardi per il taglio delle tasse
La scelta di ridurre il cuneo fiscale è quella che raccoglie un consenso trasversale, e su cui praticamente tutti i partiti spingono. Per la riduzione della pressione fiscale saranno a disposizione nove miliardi (sette verranno stanziati, e ad essi si sommeranno i due già presenti nei tendenziali; si veda anche Il Sole 24 Ore del 20 ottobre)). L’obiettivo sarà quello di favorire il ceto medio, soprattutto chi rientra nel terzo scaglione Irpef. Nove miliardi sul tavolo significa tre in più dell’ultimo intervento strutturale che ha potenziato il bonus Irpef, portandolo da 80 a 100 euro, e ampliato la platea fino ai 40mila euro di reddito. Questa volta ci si dovrebbe concentrare sul famoso terzo scaglione, i contribuenti che arrivano a fino a 55mila euro di reddito e scontano attualmente un’aliquota del 38%. Il nuovo schema per ridurre il carico fiscale ancora non è stato stabilito ma l’intenzione sarebbe quella di appostare le risorse in legge di Bilancio e scrivere contemporaneamente anche le norme, mentre in passato si è preferito istituire in manovra fondi ad hoc e poi attuare le misure con provvedimenti successivi. L’obiettivo sarebbe però quello di far scattare le novità già da gennaio, o comunque il prima possibile, quindi il dettaglio andrebbe scritto direttamente nell’articolato della manovra, anche se non sarà facile trovare non solo la sintesi politica ma anche il meccanismo tecnico per abbattere il prelievo fiscale.
Fondo di un miliardo contro il caro bollette
Un fondo di un miliardo di euro contro il rincaro delle bollette, legato a doppio filo con i costi della transizione. A quanto si è appreso a Cdm in corso, un fondo ad hoc per contrastare i rincari sarebbe stato previsto dal governo in legge di bilancio. Il fondo verrà utilizzato con un decreto da realizzare entro fine anno per contrastare i rincari. Il comunicato pubblicato da Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al Dpb non fa tuttavia menzione della misura.
Circa un miliardo in più al Reddito, nel 2022 8,8 miliardi
Con la legge di Bilancio dovrebbe arrivare un finanziamento aggiuntivo per il Reddito di cittadinanza da circa 1 miliardo per il 2022. È quanto si è appreso da diverse fonti di governo, mentre era in corso il Consiglio dei ministri che avrebbe approvato il Dpb. In totale, tra stanziamento già previsto a regime e nuovi fondi, per il beneficio dovrebbero essere così a disposizione circa 8,8 miliardi, la stessa cifra di quest'anno, quando i fondi sono stati a più riprese aumentati per fare fronte al maggior tiraggio della misura causa pandemia.
Quattro miliardi per le imprese
Sono quattro i miliardi che saranno attribuiti alle imprese con interventi che vanno da una nuova tornata di sconti fiscali, fino alla rimodulazione di Impresa 4.0. Va detto che tra i provvedimenti emersi dal Consiglio dei ministri c’è pure il rinvio di un altro anno di Sugar e Plastic Tax, due misure fortemente criticate dal mondo produttivo.
Due miliardi in più alla sanità
Il Fondo sanitario nazionale viene incrementato, rispetto al 2021, di 2 miliardi in ciascun anno fino al 2024. In totale, la dotazione al settore sanitario dovrebbe ammontare a 4 miliardi e comprendere il finanziamento di 12mila borse di studio in più destinate a specializzandi e 2 miliardi destinati al piano anti-covid.
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