Super green pass, il nuovo decreto: restrizioni e divieti solo per i no vax. Punti fermi e in discussione

Aggiornamento 24/11/2021

Il pressing di Regioni e sindaci. Fedriga: servono al più presto misure differenziate. È una garanzia per non chiudere tutto

Ricerca Agenti di Commercio
Super green pass, il nuovo decreto: restrizioni e divieti solo per i no vax. Punti fermi e in discussione

        Clicca su PLAY e ascolta la news:

Ci sono le decisioni già prese e ci sono le scelte da condividere con i presidenti di Regione, ma la strada verso il super green pass è segnata e il governo accelera. Natale si avvicina e anche i sindaci, dopo i governatori, premono perché venga varato un piano per fronteggiare i rischi delle festività, quando si sta tanto al chiuso e si vedono molte persone. Il nuovo decreto per fronteggiare la nuova ondata di contagi da Covid 19 sarà approvato entro pochi giorni e prevederà restrizioni e divieti soltanto per chi non è vaccinato.

«Dobbiamo garantire alle attività di rimanere aperte e a chi è immunizzato di continuare la vita sociale», ripetono i ministri accogliendo l’appello che arriva dai governatori. Posizione comune ribadita ieri dal presidente del Friuli-Venezia Giulia e presidente delle Regioni, Massimiliano Fedriga: «Servono al più presto misure differenziate, in modo da favorire l’adesione alla campagna vaccinale degli ultimi indecisi e dare certezze ai ristoratori, agli albergatori, ai negozianti. Non è una discriminazione, è la garanzia per non chiudere tutto».

E dunque già domani i ministri Speranza e Gelmini discuteranno le nuove norme con i presidenti delle Regioni. Poi Mario Draghi riunirà la cabina di regia politica e, a seguire, il Consiglio dei ministri. Riunioni cruciali, perché il presidente del Consiglio ancora non si è espresso e da quel che trapela non ha deciso quanto energica dovrà essere la stretta. L’ipotesi prevalente, a sentire i ministri, è che le restrizioni scatterebbero a partire dalla zona arancione, per chi non è vaccinato o non è guarito dal Covid.

Obbligo per categorie

Deciso: l’obbligo di effettuare la terza dose o il richiamo scatterà per il personale sanitario e per i lavoratori che entrano nelle Rsa, le residenze per anziani.
Da decidere: si valuta se estendere l’obbligo vaccinale al personale scolastico, alle forze dell’ordine e ai lavoratori della pubblica amministrazione a contatto col pubblico.

Cinque mesi

Deciso: appena arriverà il via libera dell’Aifa, l’agenzia italiana per il farmaco, si potrà effettuare la terza dose o il richiamo cinque mesi dopo l’ultima inoculazione.

Green pass per 9 mesi

Deciso: la durata del green pass sarà abbreviata. Alla scadenza del periodo stabilito se non si effettua la terza dose o il richiamo il certificato non è più valido. Da decidere: con quali modalità sarà differenziato l’accesso nei luoghi della cultura o del divertimento? L’ipotesi più probabile è che si conceda il green pass soltanto a chi è vaccinato. Se passerà questa linea, chi non è vaccinato dovrà effettuare il tampone per recarsi al lavoro.

I luoghi vietati

Deciso: l’idea prevalente nel governo è precludere ai non vaccinati la possibilità di frequentare bar e ristoranti al chiuso, palestre, piscine, stadi, cinema, teatri, musei, impianti sciistici. Da decidere: eventuali limitazioni per le attività all’aperto.

I trasporti

Deciso: chi non è vaccinato potrà effettuare il tampone per salire sui treni dell’alta velocità e sugli aerei. Da decidere: l’idea di imporre il tampone per prendere la metropolitana o salire sugli autobus ha provocato la reazione dei sindacati. Sembra difficile che possa arrivare il via libera soprattutto per la difficoltà di garantire controlli adeguati.

Le zone di rischio

Deciso: il governo è orientato a far scattare i divieti per chi non è vaccinato solo al momento dell’eventuale passaggio di una regione in zona arancione. Ma c’è anche chi pensa che le restrizioni per i no vax debbano essere imposte subito in tutta Italia, anche nelle zone bianche e gialle.

I tamponi

Da decidere: sembra scontata la riduzione della validità del tampone molecolare a 48 ore e dell’antigenico a 24 ore, ma anche su questo si attende il parere del Cts.

Obbligo vaccinale

Deciso: al momento è una strada che il governo non intende percorrere, anche per non aumentare le tensioni. Ma il tema dell’obbligo resta sul tavolo di Palazzo Chigi e di certo sarà discusso. Da decidere: va stabilito se esiste una soglia di criticità delle occupazioni dei posti in terapia intensiva che rende necessario imporre la vaccinazione a tutti i cittadini.

Stato di emergenza

Deciso: sarà prorogato fino al 30 gennaio, quando scadranno i due anni dalla prima dichiarazione di stato di emergenza per l’esplosione della pandemia da Covid 19. Da decidere: nell’ultima decade di dicembre sarà stabilito se approvare una nuova legge che proroghi la validità dello stato di emergenza per altri tre mesi o fino al termine della campagna vaccinale.


Fonte: corriere.it

Potrebbe interessarti anche: Agenti e rappresentanti, le novità del Codice della strada

Annunci e offerte di lavoro per agenti e rappresentanti

Su TrovoAgente.it troverai tantissime offerte di lavoro in Italia o all'Estero per agenti di commercio e venditori. Puoi liberamente consultare migliaia di annunci di lavoro, inoltre con una semplice registrazione gratuita potrai ricevere sempre tutte le nuove offerte di lavoro direttamente nella tua casella di posta elettronica.

oppure consulta direttamente gli ultimi annunci

Area Azienda

Inserisci Annuncio

Come funziona

Quanto Costa

Chiedi Preventivo


Pagamento

Pagamento (Ris.)

Pannello Azienda

Contattaci

Valuta il servizio

Partner
Jobsora Trova un lavoro oggi! Jooble Lavoro in Italia Agenti di Commercio Agenti di Commercio Agenti di Commercio Formazione Agenti di Commercio Agenti di Commercio