Bonus carburante: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Aggiornamento 19/07/2022

L’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 27/E del 14 luglio 2022 ha fornito alcuni chiarimenti sui soggetti beneficiari del bonus alle regole per il riconoscimento.


L’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 27/E del 14 luglio 2022 ha fornito alcuni chiarimenti sui soggetti beneficiari del bonus alle regole per il riconoscimento. Il bonus benzina ha l’obiettivo di combattere il caro benzina di questi ultimi tempi. Sono stanziati 9,9 milioni di euro per l’anno 2022 e 0,9 milioni di euro per l’anno 2023. Per il solo periodo d’imposta 2022, è prevista la possibilità per i datori di lavoro privati di erogare ai propri lavoratori dipendenti buoni benzina, o titoli analoghi, esclusi da imposizione fiscale ai sensi dell’articolo 51, comma 3, del TUIR, per un ammontare massimo di euro 200 per lavoratore.

L’agevolazione è stata inizialmente introdotta per favorire esclusivamente i lavoratori dipendenti di aziende private. Successivamente, in sede di conversione del predetto decreto-legge, è stata sostituita la locuzione aziende private con datori di lavoro privati. Sono, pertanto, escluse dal settore privato e, di conseguenza, dall’agevolazione in esame le amministrazioni pubbliche. Gli enti pubblici economici, che non rientrano tra le amministrazioni pubbliche si considerano, nel caso di specie, rientranti nel settore privato. Rientrano nell’ambito di applicazione della norma, anche i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, sempre che dispongano di propri lavoratori dipendenti.

In merito alla specifica categoria di lavoratori dipendenti destinatari non viene effettuata nessun limite reddituale per l’ammissione al beneficio.

Il valore di buoni benzina ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito. Saranno esenti da tasse. Non concorre nemmeno alla determinazione dei contributi previdenziali, sia per la parte a carico del dipendente sia per la parte a carico del lavoratore. Tuttavia, la somma complessiva che non concorre alla formazione del reddito del dipendente non deve superare il limite di 258,23 euro annui. Per il datore di lavoro il valore dei buoni rientra tra i costi interamente deducibili dal reddito, secondo quanto previsto dall’art. 95 del TUIR, qualora l’erogazione degli stessi sia riconducibile al rapporto di lavoro e risulta come “inerente”.

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che il bonus di 200 euro potrà essere erogato in sostituzione del premio di risultato, ma in tal caso non sarà possibile per il datore di lavoro riconoscerli ad personam e sarà necessario che il pagamento avvenga in esecuzione di contratti aziendali o territoriali.

Non sono previsti requisiti o tetti al reddito per potere accedere a questo beneficio. Non occorre neanche presentare domanda, il lavoratore non dovrà presentare alcuna domanda. Spetta soltanto all’azienda decidere se e in che misura concedere il buono.

Bonus Carburante Fino A 200 Euro Per I Dipendenti: Di Cosa Si Tratta?

Il decreto Energia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 marzo 2022, ha introdotto ulteriori novità in materia di contenimento dei prezzi dell’energia. Tra le misure previste c’è anche il cosiddetto “bonus carburante ai lavoratori dipendenti”. Non si tratta di un’agevolazione statale riconosciuta a tutti i lavoratori, ma di una possibilità per tutti i datori di lavoro privati, che potranno riconoscere ai propri dipendenti, i quali beneficeranno delle esenzioni in materia di IRPEF previste dall’art. 51, comma 3 del TUIR (Testo Unico sulle Imposte sui Redditi).

Esso è un voucher aziendale per l’acquisto di carburante. Il buono è ceduto “a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore” . I buoni carburante sono esentasse, non concorrono alla formazione del reddito. Non sono previsti requisiti o tetti di reddito per accedere a questo bonus.

E’ a discrezione delle aziende private scegliere se dare questi buoni ai propri dipendenti oppure non farlo. Il decreto legge dispone a che per il 2022 “sono previsti finanziamenti per 9,9 milioni di euro e 0,9 milioni di euro per l’anno 2023”. Non vengono fissate soglie Isee, quindi non ci sono limiti al reddito

L’unico limite previsto riguarda i destinatari di questo buono, ovvero i lavoratori dipendenti di “datori di lavoro privati”. Pertanto non potranno beneficiarne i titolari di partite IVA e i dipendenti pubblici. Possono beneficiarne tutti i lavoratori dipendenti senza limiti di ruolo o reddito, qualora il datore di lavoro abbia deciso di aderire alla misura. Non occorre neanche presentare domanda, il lavoratore non dovrà presentare alcuna domanda. Spetta soltanto all’azienda decidere se e in che misura concedere il bonus.

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che il bonus di 200 euro potrà essere erogato in sostituzione del premio di risultato, ma in tal caso non sarà possibile per il datore di lavoro riconoscerli ad personam e sarà necessario che il pagamento avvenga in esecuzione di contratti aziendali o territoriali.

Le aziende private potevano già concedere fino a 258,23 euro annui per i cosiddetti “fringe benefit”. Durante la pandemia, l’importo è stato raddoppiato a 516,46 euro. Ora per i carburanti si potranno concedere fino a 200 euro di buoni.

I beneficiari sono i lavoratori dipendenti di:

- aziende private;
- soggetti che non sono aziende, come:
- gli studi professionali;
- gli enti del terzo settore che svolgono esclusivamente attività non commerciale, ad esempio organizzazioni di volontariato o le associazioni di promozione sociale.

Sono comunque esclusi dal beneficio:
- dipendenti pubblici;
- lavoratori a partita IVA;
- lavoratori autonomi anche occasionali;
- collaboratori (ad esempio, con contratto co.co.co. o amministratori non dipendenti);
- soggetti percettori di redditi di lavoro assimilato (tirocinanti).

L’esenzione IRPEF spetta per i buoni relativi ai rifornimenti di benzina, gasolio, GPL e metano, ma anche per la ricarica di veicoli elettrici, al fine di non creare ingiustificate disparità di trattamento.

Nuovi Rincari Sui Carburanti

I carburanti continuano a essere investiti da un aumento di prezzi senza precedenti, nonostante la diminuzione delle accise da parte dello stato. Fino a martedì 2 agosto è previsto il taglio dei prezzi, di 30 centesimi al litro, sui carburanti per l’autotrasporto.

Tuttavia per quanto riguarda le accise, non sono state accettate le iniziali ipotesi di taglio prorogato fino a settembre, per cui presto la benzina salirà a livello consueto. Tuttavia, nonostante le accise, i rincari continuano a farsi sentire, e da agosto i cittadini si scontreranno con il prezzo pieno di benzina, gpl, diesel e metano.

I nuovi rincari sui carburanti sono dovuti a ulteriori aumenti a causa dell’inflazione, e delle dinamiche geopolitiche degli ultimi mesi. In particolare, l’aumento del prezzo dei carburanti si può definire con alcune percentuali indicative:

- Aumento del 19,7% del prezzo della benzina;

- Aumento del 26,4% del prezzo del gasolio.

Questi rincari, con la rimozione della misura per il taglio alle accise, potranno portare secondo le ipotesi facilmente ad un prezzo per il pieno di 2,50 euro al litro. Gli aumenti non sembrano finire con l’estate, periodo in cui i cittadini scelgono di utilizzare i propri veicoli per spostarsi per le vacanze, e per cui si dovranno affrontare prezzi maggiorati.

Per contrastare i rincari per il momento è stato introdotto un bonus di 200 euro rivolto ai lavoratori dipendenti, sulla base delle decisioni specifiche dei datori di lavoro. Tuttavia le associazioni insorgono per difendere i consumatori dai prezzi alle stelle dei carburanti, e chiedono nuove proroghe al taglio delle accise.

Occorre Presentare Una Domanda?

Il bonus benzina da 200 euro può essere quindi richiesto solamente dai lavoratori dipendenti, tuttavia non va presentata un’apposita domanda. Secondo le indicazioni infatti, questo sostegno viene erogato dai datori di lavoro, la cui scelta è del tutto facoltativa.

Questo vuol dire che aziende e datori di lavoro non sono obbligati a fornire questo voucher ai lavoratori, e nel caso in cui decidono di garantirlo, è possibile scegliere anche un buono benzina inferiore a 200 euro. Il bonus quindi può essere erogato secondo le modalità e i tempi previsti e decisi dal datore di lavoro.

Tuttavia questo voucher va messo a disposizione dei dipendenti entro la fine dell’anno, ovvero entro il 31 dicembre 2022, e va utilizzato entro la data indicata dal buono stesso. I datori di lavoro quindi potranno erogare questo buono ai dipendenti e successivamente l’importo viene rimborsato all’azienda direttamente dallo stato.

Si tratta quindi di un sostegno che i cittadini non devono richiedere, perché sarà compito dei datori di lavoro erogare, nel caso di aziende private. Questa somma è esente dalle imposte normalmente applicate sui redditi, allo stesso modo di come accade nel caso dei fringe benefit, e il bonus può essere cumulato con questi ultimi sostegni.

Secondo le prime indicazioni, la data ultima entro cui sarà possibile spendere questo bonus è il 12 gennaio 2023, tuttavia per il lavoratore è importante verificare la scadenza sul voucher.

Buoni Benzina E Supermercati

In attesa di nuovi sostegni, alcune aziende private hanno deciso di erogare specifici buoni benzina ai cittadini, in particolare la nota catena di supermercati Esselunga ha istituito una iniziativa mirata al risparmio sui carburanti.

Dal 23 giugno al 3 agosto infatti, se si decide di acquistare una serie di prodotti specifici dalla nota catena di supermercati, sarà possibile ottenere dei buoni carburante.

Aderiscono all’iniziativa diversi negozi della catena nelle principali città italiane, ed è possibile ottenere i buoni tramite la carta fedeltà, e acquistando i prodotti indicati da Esselunga.


Fonte: Fiscomania.com

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