Incentivi auto 2022 estesi al noleggio, ma con bonus ridotto
Aggiornamento 15/09/2022
Tutti i dettagli sugli incentivi auto 2022 con l'elenco ufficiale dei contributi per l'acquisto di automobili, moto e veicoli trasporto merci e il dettaglio delle correzioni
A poco più di 3 mesi dall’avvio degli incentivi auto 2022 è già tempo di una rimodulazione dei bonus, visto che i fondi per le auto endotermiche sono finiti in un amen e quelli per elettriche e ibride plug-in sono invece quasi intatti. La soluzione pensata dal Ministero dello Sviluppo Economico consiste in un aumento del 50% del contributo per l’acquisto di veicoli non inquinanti a favore dei soggetti con redditi bassi. In questo modo per un’auto elettrica si potrà ricevere fino a 7.500 euro. È stato inoltre deciso di estendere la platea dei beneficiari alle società di noleggio, inizialmente escluse dagli incentivi, ma con bonus dimezzato.
Aggiornamento del 1° settembre 2022 con le anticipazioni sui correttivi per la distribuzione degli incentivi auto 2022 (vedi ultimo paragrafo).
INCENTIVI AUTO 2022: I FONDI STANZIATI DALLO STATO
Nei mesi scorsi, tramite il decreto-legge n. 17/2022, il Governo ha messo a disposizione 700 milioni di euro per il 2022 e 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030 a supporto della riconversione ecologica dell’industria automobilistica in vista dello stop alla vendita delle auto termiche previsto, salvo rinvii, nel 2035. Gran parte dello stanziamento serve per finanziare gli incentivi auto. Più precisamente: 650 milioni di euro per ognuno degli anni dal 2022 al 2024, mentre per gli anni successivi la cifra sarà decisa al momento. Ecco l’esatta ripartizione dei fondi, come prevista dal DPCM 6 aprile 2022:
– per l’acquisto di auto elettriche (fascia 0-20 g/km di CO2) sono riservati 220 milioni di euro nel 2022, 230 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024;
– per l’acquisto di auto ibride plug-in (fascia 21-60 g/km di CO2) sono riservati 225 milioni di euro nel 2022, 235 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024;
– acquisto di auto termiche (fascia 61-135 g/km di CO2): sono riservati 170 milioni di euro nel 2022, 150 milioni nel 2023 e 120 milioni nel 2024; [FONDI ESAURITI PER IL 2022]
– per l’acquisto di veicoli commerciali N1 e N2 elettrici sono riservati 10 milioni di euro nel 2022, 15 milioni nel 2023 e 20 milioni nel 2024;
– per l’acquisto di motocicli e ciclomotori elettrici sono riservati 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024; [FONDI ESAURITI PER IL 2022 MA IN PROCINTO DI ESSERE RIPRISTINATI]
– acquisto di motocicli e ciclomotori termici: sono riservati 10 milioni di euro nel 2022, 5 milioni nel 2023 e 5 milioni nel 2024. [FONDI ESAURITI PER IL 2022]
Nel corso degli anni sarà possibile rimodulare la ripartizione dei fondi a seconda del numero di richieste.
INCENTIVI AUTO 2022: COSA SI PUÒ ACQUISTARE CON GLI SCONTI
Stabilita l’entità dei fondi disponibili, scopriamo adesso quali autovetture si possono acquistare con gli incentivi auto 2022 e a quanto ammontano gli sconti. Come abbiamo visto, i contributi non riguardano soltanto auto elettriche e ibride. Ma sulla scia del vecchio Ecobonus consentono l’acquisto agevolato anche di vetture a benzina e diesel entro un certo limite di emissioni di CO2.
Sono ammessi soltanto gli acquisti di autovetture nuove di fabbrica, anche in leasing. Lo schema dei contributi previsti dal 2022 al 2024 è il seguente:
– 5.000 euro con rottamazione e 3.000 euro senza rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 0-20 g/km (auto elettriche);
– 4.000 euro con rottamazione e 2.000 euro senza rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 21-60 g/km (auto ibride plug-in);
– 2.000 euro solo con rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 61-135 g/km (auto full/mild hybrid, benzina, diesel, metano, gpl).
I concessionari o le stesse case automobilistiche hanno facoltà di aggiungere un ulteriore sconto. Per farsi un’idea completa delle diverse proposte dei produttori, ricordiamo che l’acquisto di un’auto oggigiorno passa con sempre maggiore frequenza per canali digitali. Molti italiani scelgono infatti di confrontare le offerte auto su Facile.it o altri siti di comparazione specializzati nella vendita di autovetture per avere a disposizione tutto il tempo necessario a compiere una scelta consapevole.
In fase decisionale bisogna però fare attenzione. Non tutte le auto che rientrano nelle fasce previste sono acquistabili con i contributi perché, come negli anni passati, è stato stabilito un tetto massimo di spesa:
– il prezzo delle auto nella fascia 0-20 g/km e 61-135 g/km, risultante dal listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice, dev’essere pari o inferiore a 35.000 euro (accessori compresi ma IVA, IPT e messa su strada escluse);
– il prezzo delle auto nella fascia 21-60 g/km, risultante dal listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice, dev’essere pari o inferiore a 45.000 euro (accessori compresi ma IVA, IPT e messa su strada escluse).
Per quanto riguarda invece i veicoli rottamabili, sono incluse tutte le autovetture con classe di emissione inferiore a Euro 5. A prescindere dalla data di immatricolazione. L’auto da avviare alla demolizione dev’essere intestata all’acquirente della nuova (o a un suo familiare convivente) da almeno 12 mesi.
Importante: il privato che beneficia degli incentivi 2022 ha l’obbligo di mantenere la proprietà del veicolo per almeno 12 mesi.
INCENTIVI 2022: RISOLTO IL PROBLEMA DEI TERMINI PER L’IMMATRICOLAZIONE
Inizialmente per non perdere l’incentivo prenotato l’immatricolazione della vettura doveva avvenire entro 180 giorni dalla prenotazione. Un termine ridottissimo e probabilmente non sufficiente tenendo conto che tra pandemia, crisi dei semiconduttori e adesso pure la guerra in Ucraina i tempi di consegna delle vetture si sono notevolmente allungati. Per fortuna il Governo ha risolto il problema (che si era creato da solo) grazie a una norma del decreto sulle semplificazioni fiscali, approvata dal Consiglio dei Ministri il 15 giugno 2022 su proposta del ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti, che prevede tempi più lunghi per le immatricolazioni di mezzi acquistati con gli incentivi statali. In sostanza, i termini per la conferma dell’operazione e per la comunicazione degli estremi dell’acquisto sono stati estesi da 180 a 270 giorni . Quindi da 6 a 9 mesi.
INCENTIVI AUTO 2022: SOCIETÀ DI CAR SHARING
Per agevolare un maggiore ricambio del parco circolante e limitare l’accaparramento dei fondi da parte di società e concessionarie, favorendo invece gli utenti privati, dagli incentivi auto 2022 sono escluse le persone giuridiche, ossia le aziende, con la sola eccezione delle società di car sharing (e da settembre 2022, con data esatta da definire, anche le società di noleggio). Che però potranno acquistare solamente veicoli fino a 60 g/km di CO2 e dovranno utilizzarli nelle flotte condivise per almeno 24 mesi. Inoltre alle aziende che operano nel car sharing viene destinata una percentuale esigua dei fondi. Precisamente il 5% della fascia 0-20 e il 5% della fascia 21-60. Attenzione: l’esclusione delle persone giuridiche dagli incentivi riguarda solo le categorie autovetture e motoveicoli.
INCENTIVI AUTO 2022: VEICOLI COMMERCIALI TRASPORTO MERCI
Infatti le piccole e medie imprese, comprese quindi le persone giuridiche, che esercitano l’attività di trasporto di merci in conto proprio o in conto terzi, possono beneficiare di incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2, nuovi di fabbrica. E ad alimentazione esclusivamente elettrica. Il contributo viene concesso con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 4.
Ricordiamo che i veicoli N1 sono quelli destinati al trasporto di merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 t; mentre i veicoli N2 hanno massa massima superiore a 3,5 t ma non superiore a 12 t.
Di seguito lo schema degli incentivi per i veicoli commerciali elettrici previsti negli anni 2022, 2023 e 2024:
– 4.000 euro per l’acquisto di veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate;
– 6.000 euro per i veicoli N1 superiori a 1,5 tonnellate e fino a 3,5 tonnellate;
– 12.000 euro per i veicoli N2 da 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate;
– 14.000 euro per i veicoli N2 superiori a 7 tonnellate e fino a 12 tonnellate.
INCENTIVI 2022: MOTOCICLI E CICLOMOTORI
Infine ci sono anche incentivi per l’acquisto di ciclomotori e motocicli (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7), sempre dal 2022 al 2024. In particolare:
– contributo del 30% sul prezzo d’acquisto di un motociclo o ciclomotore elettrico o ibrido, fino al massimo di 3.000 euro; oppure del 40% fino a 4.000 mila euro se viene rottamata una moto in una classe da Euro 0 a 3;
– a fronte di uno sconto del rivenditore del 5%, contributo del 40%, fino a un massimo di 2.500 euro, sul prezzo d’acquisto di un motociclo o ciclomotore termico nuovo di fabbrica e almeno Euro 5, con rottamazione di una moto da Euro 0 a Euro 3.
INCENTIVI AUTO 2022: GLI INTERVENTI PER RIMODULARE I CONTRIBUTI
Come anticipavamo all’inizio, a poco più di 3 mesi dall’avvio degli incentivi auto 2022 si è verificato un deficit di utilizzo del plafond di risorse stanziate per le auto elettriche e ibride plug-in. Mentre scriviamo, infatti, risultano ancora disponibili 170.604.000 euro, dei 220 milioni previsti in origine, per l’acquisto di vetture 100% elettriche; e 195.307.250 euro, rispetto ai 225 milioni iniziali, per ibride plug-in. Insomma, i fondi per i mezzi più ecologici non sono stati quasi toccati. Di conseguenza, al fine di di imprimere un colpo di acceleratore, il MISE ha pensato di renderli più appetibili innalzando del 50% i bonus per elettriche e plug-in solo per il 2022 e nell’ipotesi in cui l’acquirente abbia reddito Isee inferiore a 30.000 euro.
La correzione interessa innanzitutto le auto elettriche con prezzi pari o inferiori a 35 mila euro (IVA esclusa), con il contributo che salirà dagli attuali 3.000 a 4.500 euro. E, in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 5, da 5.000 a 7.500 euro.
Per le ibride plug-in, invece, considerando un prezzo di listino non superiore a 45 mila euro (sempre Iva esclusa), il bonus aumenterà da 2.000 a 3.000 euro. E, con la rottamazione, da 4.000 e 6.000 euro.
In ogni caso potrà ottenere il contributo aggiuntivo un solo soggetto nell’ambito dello stesso nucleo familiare.
Un’altra novità riguarda l’allargamento della platea dei beneficiari degli incentivi alle società di noleggio, come già avviene per quelle del car sharing. Più precisamente è prevista l’inclusione tra i beneficiari, per acquisti di vetture elettriche o ibride plug-in (emissioni di CO2 tra 0 e 60 g/km) effettuati entro il 31 dicembre 2022, delle persone giuridiche che impiegano i veicoli acquistati in attività di autonoleggio con finalità commerciali, purché tale impiego nonché la proprietà siano mantenuti per almeno 12 mesi.
Tuttavia per le aziende di noleggio auto gli sconti saranno ‘dimezzati‘:
– 2.500 euro con rottamazione e 1.500 euro senza rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 0-20 g/km (auto elettriche);
– 2.000 euro con rottamazione e 1.000 euro senza rottamazione per autoveicoli M1 almeno Euro 6 nella fascia di emissioni 21-60 g/km (auto ibride plug-in).
Entrambe le novità (innalzamento del bonus per i redditi bassi e allargamento alle società di noleggio) entreranno in vigore non appena diventeranno operativi l’apposito DPCM che ha introdotto i correttivi, attualmente al vaglio della Corte dei Conti, e il previsto decreto direttoriale del MISE che dovrà individuare le disposizioni procedurali per l’erogazione degli incentivi. Questione di giorni, forse di settimane: la speranza è che siano pronti entro la fine di settembre 2022.
Fonte: SICURAUTO.IT
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