Agenti di Commercio: Nuovo regime forfettario fino a 85.000 euro
Aggiornamento 02/12/2022
Due novità importanti in arrivo per i contribuenti titolari di partita IVA nel regime forfettario: limite di ricavi a 85.000 euro dal 2023 e clausola di antielusione per chi supera il limite stesso
Il nuovo regime forfettario vedrà due novità importanti dal 2023: limiti di ricavi che passeranno da 65.000 ad 85.000 euro e clausola antielusione da 100.000 euro. Ma si tratta ancora di ipotesi.
Sul testo, infatti, dovrà arrivare entro la fine dell’anno l’approvazione definitiva del Parlamento.
Nel frattempo, però, prende forma il quadro delle misure per il prossimo anno.
La premier Giorgia Meloni ha parlato dell’introduzione di tre flat tax dal 2023 e questa modifica alla soglia di accesso al regime rientra tra queste.
Le altre due formule di tassazione piatta citate da Meloni consistono nell’introduzione di una flat tax incrementale al 15 per cento con una franchigia del 5 per cento e un tetto massimo di 40.000 euro e nel potenziamento della detassazione dei premi di produttività.
Partite IVA, regime forfettario fino a 85.000 euro nel 2023: le novità sulla flat tax
In vista della messa a punto della Legge di Bilancio 2023 la flat tax torna al centro dell’attenzione.
La tassa piatta del 15 per cento è da sempre uno dei cavalli di battaglia del Centro Destra e il Governo Meloni, con il Ministro Giorgetti a capo dell’Economia, potrebbe muovere nuovi passi per l’attuazione dell’ambizioso e controverso progetto di superamento dell’IRPEF.
Le novità sulla flat tax inserite nel Disegno di Legge di Bilancio 2023 nascono dalla necessità di agire tenendo conto di due nodi particolarmente “stretti”: quello della possibile incostituzionalità della flat tax e quello delle risorse necessarie.
Proprio per questo si parte anche dalle tasse piatte già vigenti e in particolare si agisce sul regime forfettario.
La soglia d’accesso e permanenza che oggi è fissata a 65.000 euro, stando all’impianto attuale della prossima Manovra, dovrebbe salire a 85.000 euro.
Clausola antielusione di 100.000 euro
La seconda novità che si legge nella bozza del disegno di Legge di Bilancio 2023 è relativa alle regole per l’uscita dal regime.
Infatti, la regola che il Parlamento dovrà discutere ed eventualmente approvare prevede che:
Il regime forfetario cessa di avere applicazione dall’anno stesso in cui i ricavi o i compensi percepiti sono superiori a 100.000 euro.
In tale ultimo caso è dovuta l’imposta sul valore aggiunto a partire dalle operazioni effettuate che comportano il superamento del predetto limite
Ciò comporta il superamento di una situazione assolutamente paradossale quale quella attuale in cui, incredibilmente, il contribuente nel regime forfettario potrebbe superare il limite di ricavi all’infinito nel periodo d’imposta considerato, pagare le imposte avvalendosi del 5% o del 15% e fuoriuscire solo l’anno successivo dal regime, “scampandola” nell’anno in cui il limite è stato superato di tanto.
In questo modo, invece, si garantisce che in caso di sforamento del limite al di sotto dei 100.000 il contribuente non debba svenarsi riprendendo tutto a tassazione con IRPEF ed IVA, ma semplicemente uscendo l’anno dopo.
Una norma antielusione che potenzialmente potrebbe produrre maggiore giustizia fiscale nei prossimi anni.
Fonte: Informazione Fiscale
Potrebbe interessarti anche: Flat tax incrementale per imprese e autonomi diversi dai forfettari: come funziona
Annunci e offerte di lavoro per agenti e rappresentanti
Su TrovoAgente.it troverai tantissime offerte di lavoro in Italia o all'Estero
per agenti di commercio e venditori.
Puoi liberamente consultare migliaia di annunci di lavoro, inoltre con una semplice registrazione gratuita potrai ricevere sempre tutte le nuove offerte di lavoro direttamente nella
tua casella di posta elettronica.
oppure consulta direttamente gli ultimi annunci