Agenti di commercio - Bollo auto 2023, si può detrarre in dichiarazione dei redditi?
Aggiornamento 21/04/2023
Bollo auto 2023, quando è possibile recuperare parte della spesa direttamente recuperandolo in dichiarazione dei redditi? Ecco i casi di esenzione totale e di recupero parziale delle spese
Il bollo auto è una tassa che gli italiani sono chiamati a pagare ed è commisurata direttamente alla potenza del motore di un’auto. Stiamo parlando di un’imposta regionale che chiunque possegga un veicolo è chiamato a pagare, anche se si tratta di una vettura tenuta in un garage al chiuso e mai messa su strada.
Ma è possibile risparmiare i soldi del bollo auto 2023 inserendolo in dichiarazione dei redditi?
Bollo auto 2023: quando è possibile non pagarlo
Se nella dichiarazione dei redditi gli italiani hanno la possibilità di recuperare il 19% delle proprie spese sostenute durante l’anno, allora il bollo auto 2023 potrebbe essere almeno in parte rimborsato. E invece non è così: non si tratta di una spesa recuperabile, ammortizzabile ma di una spesa che solo in alcuni casi può essere soggetta ad un’esenzione totale o parziale.
E qui veniamo ai casi speciali, quelli in cui cioè è possibile evitare di spendere troppi soldi per il pagamento di questa tassa.
Più precisamente i veicoli appartenenti a proprietari singoli e privati ma che hanno un motore elettrico al 100% oppure ibrido, sono esentati dal pagamento del bollo auto. Lo stesso vale per i veicoli come ambulanze, mezzi di soccorso, veicoli pubblici. Anche in questo caso l’esenzione è totale.
Bollo auto 2023: esenzione parziale
Invece per quanto concerne i veicoli appartenenti ai liberi professionisti, una parte delle spese relative alle tasse o alla manutenzione dell’auto potrebbe essere recuperata. In questo caso però è necessario stabilire esattamente se il veicolo o la relativa spesa accessoria è funzionale allo svolgimento dell’attività.
Tra i costi dell’auto che sono deducibili si annoverano anche le spese d’impiego, come il carburante, l’assicurazione, il bollo auto, il parcheggio e i pedaggi autostradali. Tali spese sono deducibili al 100% se il veicolo è utilizzato solo come bene strumentale o adibito ad uso pubblico; all’80% se il mezzo è utilizzato da agenti o rappresentanti di commercio; al 70% se il veicolo è concesso ai dipendenti in uso promiscuo; e al 20% in tutti gli altri casi.
Fonte: Sussidiario.net
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